Nel combattimento la distanza gioca un ruolo fondamentale e deve modificare il nostro comportamento. Quasi sempre, uscendo dalla fase di scherma, si arriva ad una situazione di corta distanza che anticipa il corpo a corpo. Nel corpo a corpo le armi del corpo diventano quelle corte; prima gomito e ginocchio e poi spalle ed anche. Questo ci può costringere alle proiezioni a terra che hanno due fasi di studio: 1)una fase più di attacco, la chiusura della distanza con l’entrata per la proiezione e 2) una fase maggiormente difensiva, la caduta. Argomenti che richiedono studio ed allenamenti specifici.
In questo video vediamo alcuni esempi.
Per proiettare a terra l’avversario abbiamo 4 scelte principali:
* falciare la base d’appoggio (spazzata o falciata)
* spostare il baricentro dell’avversario (spingere, tirare, puntellarsi)
* mandare in torsione la colonna dell’avversario (anche tramite leva articolare)
* combinare le scelte precedenti
La proiezione a terra può essere dura, secca, sul posto, oppure accompagnata, progressiva, che sposta lontano l’avversario. E’ fondamentale l’uso delle gambe per rendere la proiezione efficace e senza l’utilizzo di forza in eccesso. www.Kwoon.it