Introduzione
Il Tuina (significato: spingere afferrare) è il termine usato in sostituzione del più antico, Anmo (significato: premere frizionare) di cui si hanno notizie sin dal 2600 a.C..
Questo termine indica il massaggio tradizionale cinese, che utilizza tecniche manuali, di mobilizzazione, di massaggio, quindi fisiocinesiterapia, ma adotta anche l’uso di alcuni strumenti: sigaro di artemisia per la moxa, semi di vaccaia per l’auricoloterapia, martelletti di gomma o con gli aghi, coppette ed altro.
Le teorie di base del Tuina sono quelle su cui si fonda la Medicina Tradizionale cinese (MTC).
· La teoria degli opposti, Yin e Yang
· La teoria delle 5 fasi, Wu Yinshu
Queste prime due teorie appartengono alla filosofia taoista e furono utilizzate anche in campi diversi da quello medico (fisica, astronomia, matematica, arti marziali, politica, ecc.)
· La teoria degli organi e visceri,Zhang Fu
· La teoria dei canali energetici e dei collaterali, Jing Luo
· La teoria dell’energia vitale o bioenergia e del sangue, Qi Xue
Come agisce il Tuina
Attraverso le molteplici tecniche di massaggio e mobilizzazione articolare (sono circa 40 quelle di base), il Tuina agisce su:
· regolazione del sistema nervoso
· rafforzamento del sistema immunitario e aumento delle capacità di difesa dell’organismo
· miglioramento della circolazione sanguigna e linfatica
· tonificazione dei tessuti e mantenimento dell’elasticità articolare
· rilassamento psicofisico
Le tecniche base del Tuina sono:
1. an fa – premere
2. mo fa – sfregare
3. tui fa – spingere
4. na fa – afferrare
5. nie fa – pizzicare
6. zhen fa – vibrare
7. rou fa – impastare
8. gun fa – rotolare
Il Tuina ha un vastissimo campo di applicazione, ed è un ottimo supporto ad altre metodiche terapeutiche; come la terapia farmacologica, la dietetica, la riabilitazione strumentale, ecc..
Il trattamento Tuina può essere d’aiuto e coadiuvare trattamenti medici che riguardano i seguenti disturbi:
- cefalea
- malattie da raffreddamento
- diarrea
- stipsi
- obesità
- ipertensione arteriosa
- ernie discali
- tendinite
- patologie della colonna vertebrale
- lombalgia acuta e cronica
- cervicalgia
- periartrite scapolo omerale
- epicondilite (gomito del tennista)
- sindrome del tunnel carpale
- patologie del ginocchio
- reumatismo
- spondilosi e spondilite
- distorsioni articolari
- contusioni
- emiplegia
- paresi facciale
- postumi di fratture
- insonnia
- miopia leggera
- sindromi depressive
- massaggio per atleti
- massaggio antistress
Tecniche complementari
Auricoloterapia
L’auricoloterapia si basa sul concetto di microsistema corporeo; secondo questo concetto, parti del corpo comunicano con la totalità di esso e quindi riflettono lo stato di salute del macrosistema. L’orecchio è un microsistema (come il piede, la mano, l’occhio, il viso) che contiene la mappa di tutto il corpo e degli organi.
I punti situati sull’orecchio danno informazioni sullo stato del corpo e degli organi; agire su di essi produce uno stimolo riflesso che attiva e produce una risposta di recupero dell’organismo. Quindi l’orecchio è usato per la valutazione funzionale energetica del corpo e degli organi sia per il riequilibrio energetico degli stessi.
È un trattamento molto efficace sui problemi acuti (esempio della colonna vertebrale), non ha effetti collaterali, non è invasivo, è ben tollerato ed ha ampie indicazioni di trattamento.
La stimolazione dei punti auricolari avviene tramite il micromassaggio (manuale, con strumenti a punta tonda, con martelletto a fiore di prugno), tramite pressione con semi di vaccaria, tramite moxa, tramite laser.
Coppettazione
La coppettazione è una tecnica antica, conosciuta anche in occidente come vacuumterapia, che si basa sul creare una pressione negativa, su varie aree del corpo, per stimolare un richiamo del sangue locale.
Questa tecnica utilizza bicchieri di bambù o coppette di vetro che vengono riscaldate all’interno con una fiamma e apposte velocemente sulla cute.
Negli ultimi anni si sono create varie tipi di coppette: con valvola per creare la depressione meccanicamente, con un pompetta, con ago magnetico a due polarità all’interno della coppetta.
Il principio rimane quello di richiamare sangue e, quindi, Qi. Viene utilizzata molto per dolori alla schiena dovuti a sforzi o freddo. È molto utile per lo scollamento dei tessuti dopo una immobilizzazione forzata dovuta a frattura o intervento chirurgico.
Martelletto a fiore di prugno – Mei Hua Zhen
Questa tecnica si basa sull’uso di un attrezzo a forma di piccolo martello che ha sulla punta degli aghi uniti tra loro (a 7 stelle) oppure aperti (a fiore di prugno).
Viene utilizzato direttamente sulla cute per produrre un’iperemia della zona trattata, sempre con lo scopo di richiamare sangue e, di conseguenza, Qi.
Il martelletto può essere utilizzato in molteplici malattie e disturbi, addirittura per la caduta dei capelli.
La tecnica può utilizzare la percussione su un area, sui meridiani, sui punti energetici. Rispetto quest’ultimi ha il vantaggio, rispetto all’agopuntura, che può trattare molti punti energetici nella stessa seduta senza creare danno.
Martelletto della salute
È uno strumento a forma di piccolo martello di gomma che su un lato ha una forma a punta e sull’altro tondeggiante. Viene utilizzato per molti disturbi e utilizza la percussione sugli agopunti per stimolare il normale fluire dell’energia vitale, Qi, all’interno dei meridiani.
La Dott.ssa Ma, di Pechino, ha specializzato questo strumento creando un suo proprio metodo di uso e di trattamento specifico per le patologie oftalmiche.
Moxa o Moxibustione
L’applicazione del calore su punti o zone corporee è una pratica terapeutica antichissima.
Moxa deriva dal giapponese Moe Kusa (erba che brucia), ma le prime notizie sull’uso del calore per curare o lenire i dolori arrivano dalla Cina, dove la tecnica prende il nome di Jiu Fa.
Il materiale usato per praticare la moxa è l’Artemisia Vulgaris (assenzio), pianta molto diffusa in Estremo Oriente ed in gran parte dell’Europa. Le foglie seccate vengono macerate trasformate in una specie di lana e usate a forma di sigaro o coni.
L’azione riscaldante della moxa, che brucia mantenendo una temperatura costante, rimuove le ostruzioni lungo i canali energetici attraverso il calore; è quindi indicata per i disturbi generati dal freddo e dall’umidità.
Secondo i concetti di Medicina Tradizionale Cinese la moxa nutre lo yang, è quindi efficace l’utilizzo anche preventivamente contro le sindromi influenzali.
Da tempo è dimostrata l’efficacia del trattamento con moxa del punto St 36 (Tzu San Li) per rinforzare le difese dell’organismo.
Moderne ricerche hanno dimostrato che la moxibustione può essere efficace per il miglioramento delle funzioni respiratorie, digestive e circolatorie.
Migliorando la circolazione di Qi e sangue aumenta le capacità del sistema immunitario, previene l’ipertensione arteriosa, ed è nota la validità del trattamento con moxa per l’artrosi e per la presentazione podalica del feto.
La moxibustione può essere diretta oppure indiretta quando si utilizza un isolante tra la fonte di calore e la cute.
I materiali più usati in questo secondo caso sono: aglio, zenzero, sale o altro.
Controindicazioni:
- nelle zone del viso bisognerà applicare la moxa con estrema cautela
- alcuni punti perioculari o dove vi sono grosse arterie o vene superficiali sono vietati
- non agire sulle vene varicose
- non usare su bambini molto piccoli
- evitare durante la gravidanza

I bambini si ammalano facilmente e spesso in modo repentino e violento, l’uso del tuina permette di trattare efficacemente disturbi e malattie della prima infanzia, tra cui tosse, raffreddore, diarrea, stipsi, coliche, enuresi, disturbi del sonno, riequilibrando le energie dell’organismo e rinforzando la costituzione.
Il tuina pediatrico costituisce un trattamento indolore ed efficace adatto a bambini da 0 a 7 anni ed è privo di effetti collaterali.
Questo sistema di lavorare in modo riflesso su tutto corpo, migliora la circolazione periferica del piede, e di conseguenza dell’organismo; inoltre aiuta ad eliminare più velocemente le tossine nel fegato, nei reni, negli intestini.

La moderna riflessologia plantare deve la sua nascita al Dott. W. Fitzgerald, che alla fine del 1800, per primo divise il corpo in dieci settori che si riflettevano sulla pianta del piede. Poi perfezionando il suo metodo arrivò a disegnare una mappa molto dettagliata delle aree del piede che avevano corrispondenza con le varie zone e organi del corpo. L’efficacia della riflessologia si riscontra in vari campi; è estremamente efficace per combattere lo stress e la stanchezza, stimola il sistema linfatico, viene usata contro l’insonnia, disturbi digestivi, stitichezza, ed è utilizzata con successo associata ad altre terapie.

Tali difetti possono essere migliorati sfruttando la capacità di recupero innata del sistema visivo. Mediante esercizi rieducativi ed un’adeguata terapia, si interviene sui muscoli e sulla microcircolazione sanguigna dell’occhio, che sono i veri responsabili degli scompensi visivi.
- Qi Gong per la vista e per il miglioramento della postura
- Automassaggio per gli occhi
- Martelletto della salute
Attraverso i corsi o la terapia individuale si insegna, alla persona con disfunzioni visive, a diventare parte attiva per il proprio processo di rieducazione visiva.
Qi Gong per la vista
i problemi della vista sono spesso correlati a disarmonie degli organi in associazione a disturbi della postura; il Qi Gong attraverso gli esercizi oculomotori la consapevolezza della propria postura e l’uso del respiro migliora le condizioni dell’organismo in modo generale.
Automassaggio
massaggio che, utilizzando i punti di agopuntura, favorisce il naturale flusso della microcircolazione oculare, anche attraverso il rilassamento dei muscoli del collo e delle spalle.
Martelletto della salute
(terapia individuale):
questa terapia consiste nella stimolazione leggera e ritmica di punti di agopuntura su tutto il corpo, facilitando il rilassamento ed eliminando le tensioni muscolari.